lunedì 30 gennaio 2012

ALEX GORI: DON'T STOP MY FUNK

Il suo amore per la musica inizia circa 10 anni fa, quando con alcuni amici frequentava locali romani dove dominava un certo sound, tra cui anche il mitico NRG all'epoca del Diabolika. Lui è Alex Gori,  giovane dj e produttore tra i più attivi in questo periodo. “Ero davvero innamorato di quella musica elettronica, è quasi scattato il colpo di fulmine tra me e la consolle!”. Questa la scintilla che ha dato il via ad una carriera musicale davvero proficua. “Ho iniziato così a mettere da parte un po’ di soldi per comprare la mia prima consolle che era formata da due vecchi cdj Pioneer ed un vecchio mixer da battaglia.” Le prime serate nella zona in vari club, quindi  il desiderio di  entrare a far parte delle consolle più importanti nel mainstream ed ecco la decisione di comporre i primi dischi.

- Cosa producevi quando hai iniziato?
“All'epoca uscii sulla famosa etichetta Mistyka Records avendo buoni riscontri e collaborando con artisti come Sasha Carassi, Federico Milani, Min&Mal . Ero contento e soddisfatto dei risultati che stavo avendo ma il genere musicale stava cambiando e anche io non ero più convinto di fare produzioni minimal. Quindi abbraccio più un genere tech house e house  che poi è quello che preferisco anche oggi. Comincio a fare le mie prime produzioni con questo nuovo stile e il disco che diciamo ha spinto di più il mio nome è stato Don't stop the funk,  in collaborazione con Simone Burrini, uscito su  Frequenza Records, in pochissimi giorni già sould out.”

-Iniziano così le prime apparizioni in console importanti.
“Esatto, per esempio ho suonato in una serata al Raum Club di Barcellona con dj Cassy della Cocoon  ed a seguire arrivano altre proposte  interessanti che anche oggi non mancano, specie all’estero. Mi aspetteranno gigs in Danimarca e Svizzera e poi continueranno altri miei progetti su label molto importanti tra cui Orion Muzik, Lapsus Muzik, Wentz Records, Polar Noise, Escapism Musique. Mi posso ritenere soddisfatto perché i miei lavori sono apprezzati da artisti del calibro di Luciano, Ricardo Villalobos, Paco Osuna e Wally Lopez, tanto per citarne alcuni.”

- Quale tipologia di sound e quali artisti ti hanno maggiormente ispirato?
“Non ho un artista a cui mi sono ispirato a dir la verità...mi piace la musica house in tutte le sue sfumature dalla deep alla funky house, dalla tech house e cosi via . Ci sono tanti artisti che mi piacciono quindi non ne ho uno preferito.”

- Essere un dj ...cosa significa per te, quali emozioni ti fornisce?
“Essere dj per me significa tanto perché è una cosa che ho sempre amato fare, da anni...quando indosso le cuffie e sono davanti ad una consolle per me è come se non esistesse nessuno sono completamente proiettato in quel mondo, un mondo fatto di un pubblico che viene  ad ascoltarti ed apprezzarti con la consapevolezza di farlo perché ci sei tu!”

- A breve, dal punto di vista delle produzioni, cosa ti aspetta?
“Ho intenzione di produrre poche release in maniera però più mirata, in parole povere mirare ad alcune label selezionate con massimo cinque o sei uscite in un anno. Attualmente sono molto soddisfatto delle etichette con cui sto lavorando da solo e con alcuni compagni tra cui il mio caro amico Daniele Kama, infatti ho dei progetti importanti con lui in uscita su Orion Muzik  e  Oasi Lab.”

Mister Gori remixa Daniele Kama




-  Cosa ne pensi del movimento in Italia? A livello di locali, organizzazioni, eventi stile festival, come stiamo messi?
“In Italia purtroppo la situazione è abbastanza brutta in tutti i sensi....per suonare molte volte vedo ragazzi che sono costretti a fare da il pr e questa cosa non l'ho mai sopportata, è una politica che all'estero non esiste per niente, lì ti apprezzano per la musica che proponi non per quanta  gente porti nel club. Infatti preferisco suonare meno qui e puntare più sull'estero.”

- Il tuo rapporto con le nuove tecnologie: tu come preferisci suonare e cosa pensi di chi usa il computer?
“Credo che la tecnologia sia molto importante io personalmente non amo suonare con i controller, ma abbinata alla consolle classica ovvero giradischi oppure il cdj. Preferisco accoppiare una bella scheda audio in modo da non lasciare le vecchie abitudini e tenermi sempre al passo con i tempi e con le nuove tecnologie.”

- L'artista internazionale e quello italiano che apprezzi di più in questo momento ?
“Ci sono alcuni artisti italiani che apprezzo molto, attualmente uno dei miei preferiti è Marco Carola, mentre tra quelli stranieri preferisco personalmente Steve Lawler.

- La traccia che se potessi, suoneresti in ogni dj set?
“Che poi è quella e che suono tutt'ora e che suonerò anche nelle mie prossime date all'estero è un disco di Bas Amro, “This is me (original)” uscito qualche anno fa su Bla Bla.”

- La pirateria musicale è una piaga quasi insanabile: come la vedi tu?
“Si la pirateria purtroppo esiste e va a svantaggio di chi produce musica, ma come per la musica c’è per tutto il resto e lo stesso discorso vale anche per quanto riguarda i film. Credo che i registi di film e produttori cinematografici siano messi anche peggio di noi su questo punto di vista.”

- Saresti disposto a trasferirti all'estero se potessi vivere di questo mestiere? E se sì, dove ?
“Certo mi trasferirei immediatamente , e se dovessi farlo opterei per Berlino, perche si possono fare ottime conoscenze e buone collaborazioni con tanti dj che già si trovano li. Poi credo ci sia anche maggiore possibilità di proporre la tua musica a note case discografiche con sede proprio a Berlino, il che sarebbe mille volte meglio di inviare le demo via mail,molto spesso nemmeno prese in considerazione.”







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