giovedì 4 ottobre 2012

GIACOMO TOSI: UMILTA', GIRADISCHI & VINILI

L’innovazione, la personalizzazione di ogni suono, delegando il meno possibile a macchine e computer: sono questi gli obiettivi dietro le consolle di Giacomo Tosi, talento già parte integrante di  Area 94 Records, etichetta di proprietà di Federico Scavo e supervisionata da Luca Guerrieri.


- Ciao Giacomo! Leggo dalla tua bio che nasci artisticamente nel 2008. Cosa ricordi dei tuoi inizi e quale sound ti ha influenzato?

“Ricordo inizi fatti di tanta passione prima di tutto, anche perché se manca quella, il resto non arriva! Sono nato ascoltando i cd nel lettore delle vecchie serate targate Insomnia, Jaiss ma anche più recenti come Alias, Fortezza Da Basso…diciamo che ero un fan sfegatato della Metempsicosi, una crew di grandi artisti che nella mia Toscana ha sempre fatto benissimo e che mi ha fatto conoscere il sapore della Night Life. Insomma, tutto ciò mi ha portato a compiere il grande passo, con l’aggiunta di due giradischi, qualche vinile di techno elettronica e tanta voglia di imparare. Da lì i primi passi e le prime piccole soddisfazioni. Come una serata organizzata con ospite Ricky Le Roy, una delle mie prime in assoluto, il quale accettò anche con molto piacere di vedere il luogo in cui io mi allenavo e mi preparavo. In pratica una serie di sensazioni indimenticabili!”

- Oggi ti senti ancora influenzato da quel sound o negli anni la tua preferenza musicale è cambiata?

“Purtroppo o per fortuna le cose con il tempo cambiano, si modificano i gusti personali, cambiano le proprie emozioni, le situazioni e per restare a galla si deve cercare sempre di essere al passo con i tempi e cercare di uscire dai soliti schemi. Io ho progressivamente abbandonato la mia fase più elettronica e ho cercato un qualcosa che potesse darmi prima di tutto soddisfazione. Così oggi cerco e propongo sonorità tech-house, morbide, ma sempre di grande impatto, non rifiuto nemmeno brani con contaminazioni anni 70/80 che trovo fondamentali e danno quel tocco di allegria e di nostalgia che non guasta mai.”

- Il tuo territorio è la Toscana. Com'è cercare di emergere in Italia, un Paese dove si dice domini la logica dei dj-pr?

“Io credo che si stia vivendo una situazione difficile a 360 gradi e di conseguenza anche i club ne risentono. Emergere è sempre molto difficile, è una macchina complessa, basta un qualcosa fuori posto e tutto si blocca. Di sicuro, anche la logica del dj –pr  non facilita il processo, ma la colpa non è del giovane dj che giustamente alcune volte per suonare può anche accettare tutto, pur se sbagliato. Purtroppo, e lo dico per esperienza personale, alcuni locali hanno come unica possibilità di sopravvivenza questa scelta. Questo lo trovo molto triste, sarebbe molto più semplice ammettere il fallimento del progetto che illudere tanti giovani. E’ una moda che non passerà mai, ormai è una comodità per tanti gestori e direttori artistici, ma dovrebbero capire che il dj si occupa di musica, non di pubbliche relazioni.”

- Proprio su Five O’Clock sono passati anche Federico Scavo e Luca Guerrieri. Cosa rappresentano per te e come nasce il progetto di Area 94 Rec. che ti vede protagonista?

“Federico e Luca per me rappresentano due punti di riferimento fondamentali,ci lega un rapporto basato principalmente sulla lealtà e la sincerità e questo viene prima di tutto, anche dell’amicizia. Loro hanno sempre avuto un bellissimo senso di responsabilità nel consigliarmi cosa doveva essere modificato e questo per un giovane è un processo di crescita e di maturazione fondamentale, senza dimenticare che sono due artisti che hanno dato tanto alla musica fino a questo momento e per me può essere solo una fortuna essere con loro. Il progetto Area 94 invece nasce nel 2009, quando tramite Luca, pubblicai il mio primo ep. Onestamente non conoscevo questa label, poi con il tempo ho cercato di ritagliarmi un piccolo ruolo all’interno di questa famiglia e ad oggi sono assolutamente soddisfatto anche della fiducia che mi è sempre stata data. Parlando invece di questione più tecniche posso solo dire che abbiamo sempre cercato di ottenere lavori di ottima qualità, collaborando anche con artisti di fama internazionale.”




- Quali progetti musicali hai in programma in questo momento e nell'immediato futuro? Con che artisti collaborerai e su quali etichette uscirai?

“Nei prossimi mesi ci saranno novità riguardanti principalmente collaborazioni con radio e etichette di prima fascia, si parla anche della Stealth Records di Roger Sanchez, ma è tutto ancora in fase di valutazione. Ultimamente invece ho dato continuità alla collaborazione con Tony Kairom, nata da circa due anni che ha portato ad alcuni progetti usciti sia su Area 94 che Hotfingers Records. Lui è un ragazzo che nel giro di pochi anni partendo dal nulla, ha creato un qualcosa di speciale e sta ottenendo dei risultati importanti, non ultimo, il nostro brano “Africa” su Fruit Records, label digitale di sua proprietà,che è entrato nella top 100 di Beatport.”




-  Cosa ne pensi del movimento in Italia?  Rispetto all'estero è vero che esistono delle differenze sostanziali?

“Io credo che l’Italia sia in fase calante da diversi anni ormai, non vedo tante occasioni di continuità lavorativa, le poche realtà di un tempo oggi trattano musica dal vivo o commerciale, questo perché anche il pubblico si riconosce in certe tendenze. Da spettatore esterno, osservando l’estero posso solo dire che ho sempre notato una progettualità importante e duratura, basti pensare all’America, dove dagli anni ’70 ha sempre trionfato la musica down-tempo, Hip Hop e Rap, che sono dei veri e propri movimenti culturali, nonstante le prime fusioni di house e garage siano nate proprio là. In Italia questa cosa non esiste, l’unica consolazione risiede nel fatto che i nostri artisti di rilievo che hanno opportunità lavorative estere hanno sempre un successo incredibile. Questo significa che il materiale lo abbiamo, sono i locali che non ci sono e quei pochi che ci sono mirano a fare altro.” 

- Oggi produrre musica, per un dj, serve ancora ? Perchè?

“Per me è molto importante, per due motivi: il primo perché ti permette di conoscere la musica in maniera più approfondita, di mettere nero su bianco tutto ciò che hai nella testa e di dare un messaggio al pubblico che quella è la tua idea, il secondo invece ti permette di farti conoscere, quindi può portarti ad ottenere booking, perché se riesci a costruire con il tempo qualcosa di importante, poi ottieni di riflesso risultati che senza questa attività difficilmente avresti.”

- Il tuo rapporto con le nuove tecnologie:  come preferisci suonare e cosa pensi di chi usa il computer?

“Non sono mai stato uno che ha dato troppa importanza a certe cose, io resto ancorato alla mia immagine di dj, ossia giradischi e vinile, poi l’evoluzione ha portato a dover compiere passi differenti e non più standard, ma questo credo che sia un percorso normale, in fin dei conti ognuno utilizza strumentazioni che ritiene più opportune per garantire una certa qualità sul prodotto finale. Unica cosa che non condivido è il mixato pronto all’uso, lo trovo inconcepibile guardando il rapporto prezzo artista/servizio svolto.” 

- L'artista internazionale e quello italiano che apprezzi di più in questo momento ?

“Ammiro moltissimo Manuel De La Mare, che trovo artisticamente uno tra i più completi sotto ogni aspetto ed è quello che rispecchia moltissimo il mio genere. A livello internazionale invece opto sempre per una scelta di cuore, il francese Lee Van Dowski, un costruttore di suoni unico.”

- La traccia che se potessi, suoneresti in ogni dj set?

“Senza dubbio Mario Più,Ricky Fobis & Lady Brian_Hal 9000_Original Mix, un disco che oltre ad avermi accompagnato in certi momenti della mia vita, ha abbinato quella sonorità adatta alla pista ad una melodia incantevole.”

- Essere un dj ...cosa significa per te, quali emozioni ti fornisce?

“Il dj per me è essere il punto di riferimento principale di un locale, quello che ti accompagna durante la serata e ti porta per quelle ore a dire “sono nel posto giusto” , ogni emozione che dai è come se automaticamente la ricevessi pure te, perché non dimentichiamoci che il dj vive prima di tutto di soddisfazioni.”





Official:  giacomotosi.it

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