lunedì 1 ottobre 2012

HEARTIK: SORRISI, RIPARTENZE & CREATIVITA'

Città natale? Nei pressi di Reggio Emilia e di quella fuckin Italy. Non è per disprezzare la sua terra, ma così, per denunciare una grave carenza di cultura da club,  Alessio Meschieri, nel mainstream conosciuto come Heartik, descrive  sulla sua pagina fans di Facebook, la sua provenienza geografica.


- Ciao Alessio , cominciamo con una curiosità: perchè il nome "Heartik"?

Diciamo che come tanti nomi non c'è un senso ben preciso, piuttosto un semplice gioco di parole. Leggendolo si potrebbe associare ad "artic", collegandolo con la grammatica "heartik" potrebbe far pensare ad un cuore di ghiaccio, ma son tutt'altro che un personaggio freddo e calcolatore. Anzi forse dovrei esserlo un po’ di più per certe cose.”

- Leggo dalla tua bio che prestissimo, a 12 anni, prendi un basso in mano e inizi a suonare. Pensavi mai di arrivare a diventare un dj e produttore di musica da club? 

Sinceramente non l'avrei mai pensato, diciamo che nella musica elettronica ho trovato quell'impatto diverso che ai concerti non riesco ad avere. Sono due concetti differenti, chiaramente. Ma anche fuori dai club ho una grande passione. Musicalmente posso fare tutto da solo senza alcuna altra figura esterna, gestendo ogni cosa a modo mio. Un gruppo è sempre un casino, c'è da coordinarsi con gli altri e non si va mai avanti.

- 2010: i primi feedback positivi arrivano con Great Stuff Recordings e le tracce "Boog Me" e "Wax Works". Che sonorità hanno ispirato quei primi dischi?

Boog Me è nata da una traccia fatta in una notte, poi lasciata stagionare per tre mesi, riaperta e completamente stravolta, addirittura con un sample ricavato da una pubblicità di una banca tedesca! Wax Works è stato un lavoro esagerato di ricostruzione fra otto tracce di una colonna sonora di un famosissimo cartone di tanti anni fa, più un arrangiamento addizionale. Si capisce che per me è molto importante avere creatività!




- Hai suonato in Messico e Corea, tra gli altri Paesi. La domanda spontanea è: quali sono le differenze con l'Italia parlando di gestione delmovimento, club e pubblico?

“Arduo rispondere, dato che in Italia non ci ho mai suonato. Sai perché? Perché l'Italia è come l'America, solo che l'America per quanto riguarda il mercato musicale si scava la fossa con le proprie mani, noi invece ci saltiamo dentro a piedi pari senza pensarci su due volte. Da altre parti la "EDM" americana non è seguita così tanto come in Italia, se tu non sei Avicii o David Guetta non sei nessuno..la grande maggioranza delle persone la pensa così tanto che è pieno di locali che pensano solo a metterti la bottiglia di champagne al tavolo, a farti entrare in camicia e piazzarti Maracaibo ad inizio serata. Da noi la gente va a ballare principalmente per le donne e non per la musica. Ci sono eccezioni certo, parlo per la stragrande maggioranza di situazioni che si incontrano spesso, ma una piccola percentuale di gente che ascolta musica giusta e di locali giusti sicuramente c'è. Solo alcuni anni fa era tutto diverso, la discrepanza musicale che abbiamo oggi è qualcosa di esagerato e ha diviso e spezzato tantissime persone. Questa moda sta durando fin troppo e speriamo che passi alla svelta.

- Hai remixato molti big della scena, tra cui Uto Karem e Format B. Come scegli una traccia da remixare?

Una traccia da remixare deve avere un buon mixdown, una bella idea o quanto meno deve avere dei buoni samples su cui lavorare. Non voglio dei dj tools completamente anonimi dove si può trovare solo una percussione e un piatto, preferisco pensare alla musica in quanto tale e un minimo assoluto di melodia o di groove le pretendo. Certo anche la casa discografica ospitante ha il suo peso, poi ci son tracce perfette ed intoccabili, ma quello è un'altro discorso.

Heartik & Uto Karem




- Visto il proliferare della pirateria musicale odierna,ti chiedo: ha senso ancora produrre oggi? E perchè?

“Questa è una delle domande più difficili che mi vengono sempre poste. Oggi direi di sì anche se siamo in questo turbine di pirateria, ma preferisco vederla così. Se uno suona e scarica illegalmente una traccia, lucra sulla fatica di una persona e francamente la cosa mi disgusta non poco. Per il resto della gente, beh la nostra musica è specifica per una situazione, ovvero il club. Sapere che un "follower",cioè un appassionato che frequenta i locali, va a ballare, si diverte e scarica una mia canzone....beh fa pur  sempre divulgazione. Non è comunque giusto ma c'è da prenderla così purtroppo. Vale la pena continuare a fare musica per avere comunque del seguito, ventanni fa anni si suonava per promuovere la musica, ora si fa musica per suonare. Direi che è assurdo!

- Quali progetti musicali hai in programma in questo momento e nell'immediato futuro? Con che artisti collaborerai e su quali etichette uscirai?

E da tanto tempo che ho in mente di aprire la mia label,come piattaforma personale. Intanto nei prossimi mesi lavorerò a quello principalmente, per il resto sto lavorando molto con Mistakes Music di Sebastien Leger e Formatik dei Format:B. Per quanto riguarda le collaborazioni, ho appena fatto due tracce con Dj Madskillz e sto per iniziarne un'altra con Siwell, per il resto..chi vivrà vedrà!

- Il tuo rapporto con le nuove tecnologie: come preferisci suonare e cosa pensi di chi usa il computer? 

Non ho nulla contro chi usa qualsiasi cosa per suonare. Ho messo a tempo dischi per otto anni, so mixarenon ho bisogno di dimostrare nulla a nessuno! Al momento uso Traktor in SYNC (scritto appositamente in maiuscolo) e quattro decks per avere più possibilità nella serata. L'anno prossimo penso di tornare ai CDJ per mixare manualmente, ma con delle pensticks e non con dei cd, altrimenti il discorso del "peso" durante gli spostamenti e la rottura dei controlli di sicurezza in aeroporto vanno a farsi benedire. La tecnologia va sfruttata, farsi sfruttare troppo dalla tecnologia invece è sbagliato. Ma poi penso che ogni persona sia un caso a parte, dovremmo conoscere chiunque personalmente per giudicarlo e dire "ok ci sta che suoni così" oppure "non hai mai messo a tempo niente..se parti con il portatile sei un po’ triste"

- L'artista internazionale e quello italiano che apprezzai di più in questo momento ?

L'artista internazionale che seguo da molto e che apprezzo più di tutti è Sebastien Leger (e non è di certo una novità!) anche perché siamo quasi sulla stessa lunghezza d'onda ,musicalmente parlando . Tra gli italiani al momento Siwell, ha unottima educazione musicale ed ottima tecnica!

- Essere dj ...cosa significa per te, quali emozioni ti fornisce?

L'emozione che ricevo è il riflesso di quella che do in pista…se la gente urla ad una ripartenza a me esce un sorriso grosso come una casa, se vedo la gente che sente una melodia di una canzone o comunque prende quella traccia nel modo che la vivo io, stessa atmosfera anche per me e pelle d'oca per tutti. Voglio dare qualcosa alla gente, non solo una cassa dritta e basta ma un mix di emozioni, caricarli, farli esaltare, innescare ricordi e quant'altro. Per me dev'essere una serata a 360 gradi e faccio il possibile per far sì che avvenga. Nelle mie serate ricevo ottimi consensi e complimenti, ed è la carica necessaria che mi fa pensare di essere sulla giusta strada. Spero che un giorno se ne renda conto più gente possibile.





Soundcloud: soundcloud.com/heartik 
Resident Advisor: residentadvisor.net/dj/heartik 

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