sabato 27 ottobre 2012

SIWELL: NOT SO MINIMAL

Più volte citato dai djs ospiti di Five O’Clock come uno tra i producer italiani maggiormente in voga in questo periodo, Luigi Poggiani (romano, classe ’88, dietro i mixer conosciuto come Siwell) vanta un curriculum artistico di tutto rispetto avendo firmato brani per label quali Formatik, Great Stuff Recordings, Toolroom, Mistakes Music, ovverol’etichetta di Sebastien Leger e collaborazioni e remix per artisti quali Wally Lopez, DJ Chus, Mihalis Safras, Butch, lo stesso Leger, Umek e molti altri. Oltre ad essere co-owner di Sphera Records.


- Ciao Luigi! Cominciamo con una curiosità anche con te: perchè come dj e producer hai scelto di chiamarti Siwell ?

“Niente di particolare, è semplicemente un soprannome affibbiatomi dai miei amici da ormai molto tempo, che è nient'altro che il mio nome in inglese al contrario. Che fantasia, Ebbene si!”

- Dalla tua bio leggo che ti sei interessato sin da giovane a sequencer, tastiere e dispositivi midi. Oggi la tecnologia ha fatto dei mostruosi passi in avanti. Come gestisci le tue attrezzature per suonare e produrre?

“Sicuramente oggi i sequencer son molto più intuitivi ma nello stesso tempo complessi rispetto a prima, oggi davvero si può costruire una canzone usando esclusivamente un computer senza l'ausilio di nient'altro. Io rimango un po’ all'antica preferisco ancora toccare faders ed avere un approccio alla traccia abbastanza manuale e diretto usando vari controller e drum machine.”

- Due episodi chiave per la tua carriera, il remix di Mark Knight "The Man With The Red Face" e l'incontro con Nicola Bortignon da cui scaturisce il progetto legato a Sphera . Come puoi raccontarmi questi due momenti? 

“Remixare un artista come Mark Knight sulla sua etichetta è stata una bella soddisfazione all'epoca. Mi ha portato senz'altro tanta visibilità ed è stato sicuramente uno step molto importante per iniziare la mia carriera. Come hai già detto anche l'incontro con il mio "socio/manager/amico" Nicola è stato molto importante. Collaboriamo da circa 7 anni ed oggi Nicola oltre a seguire sia la mia discografia che il booking è parte fondamentale della nostra label "Sphera" che insieme abbiamo avviato 4 anni fà. La voglia e lo spirito è rimasta invariata,  cerchiamo sempre di proporre musica di qualità con ottimi artisti sia emergenti che già affermati. Devo dire che partendo da zero siamo riusciti a creare un'etichetta ormai di riferimento per chi fa il nostro genere e collaborato con artisti del calibro di  Danny Serrano, Wally Lopez, Butch, Mihalis Safras, Dj Chus e moltissimi altri che sarebbero troppi da elencare. Sicuramente è motivo di forte orgoglio e soddisfazione da parte nostra.”

- Le tue influenze musicali sono cambiate negli anni? Oggi rispetto a ieri quale sound e quali artisti ti influenzano maggiormente?

“Più che le mie influenze è cambiata la scena in generale com'è normale e giusto che sia. I suoni cambiano, la tendenza cambia e con essi anche i gusti personali "evolvono". Sinceramente posso dire che ci sono artisti che apprezzo più di altri ma non artisti che mi influenzano in maniera particolare, preferisco realizzare ciò che sento al momento e non cercar di "emulare" un sound altrui. Magari quello che vivo ogni giorno, dalla serata nel club alla semplice chiacchierata tra amici o colleghi, senz'altro influisce molto più sul mio lavoro in studio."

- Molti tuoi colleghi, passati anche per il blog, ti apprezzano molto come producer. Quali pensi sia la tua particolarità? 

“Beh sinceramente non saprei rispondere posso solo dire che in ogni mia produzione c'è parte di me, cerco di inserire in un unica traccia tutto ciò che al momento sento, avvolte magari osando anche troppo ma poco mi importa. Comunque sicuramente loro sapranno rispondere molto meglio!”



- Quali progetti musicali hai in programma in questo momento e nell'immediato futuro? Con che artisti collaborerai e su quali etichette uscirai?

“Per me è un periodo molto attivo a livello di collaborazioni, ho avuto il piacere di collaborare con artisti di altissimo livello. Ho appena rilasciato su Sphera il mio ultimo singolo realizzato con dj Chus "Circulando" e un'altra collaborazione su Toolroom con Mihalis Safras dopo aver avuto già un'ottimo feedback con il precedente lavoro "Method Man". A breve uscirà anche un'altra mia collaborazione con un'icona della musica techno, Umek. E' inutile dire quanto questo possa riempirmi di soddisfazione ed orgoglio"



- Cosa ne pensi del movimento in Italia? A livello di locali, organizzazioni, eventi stile festival , come stiamo messi? Rispetto all'estero esistono delle differenze sostanziali?

“Indubbiamente la forte crisi che stiamo passando non facilita le cose, ma comunque vedo molta voglia di fare e ancora tanta voglia di divertirsi che è la base sul cui poter lavorare nel nostro settore. In giro ci sono molte situazioni interessanti sia per quanto riguarda i club sia per i festival, ma come si dice…sicuramente si potrebbe far sempre meglio!! Se proprio devo trovar qualcosa che non quadra, forse è la mancanza di "patriottismo" da parte di molti addetti ai lavori. Molte volte gli organizzatori tendono ad ospitare un artista straniero avvolte anche semi sconosciuto perché "fà più figo" e non tengono in considerazione molti giovani e talentuosi dj italiani apprezzati e richiestissimi all'estero ma che non trovano abbastanza spazio qui nel loro paese. E questo lo trovo davvero triste.”

- Qual è tra quelle prodotte da te, la tua traccia preferita e perchè?

“Domanda difficile. Se dovessi sceglierne alcune direi "Atlantide" prodotta come Plus & Minus, ci sono molto legato sia per la traccia in se e sia perché è stata la nostra prima release su Sphera, poi potrei nominare "Kenya" che comunque è stata una delle mie prime produzioni ad essere supportata a livello internazionale e per questo molto importante per me. Ma direi che tutte in un modo o nell'altro significano qualcosa di particolare in diversi momenti della mia vita quindi direi tutte!”

- L'artista internazionale e quello italiano che apprezzi di più in questo momento ?

“Di artisti internazionali potrei dire Joris Voorn, Paco Osuna.…sia a livello di produzioni che di dj-set devo dire che mi colpiscono sempre molto per gusto e creatività. Di italiani apprezzo molto Uto Karem o "newcomers" come Heartik o Hollen con i quali collaboro, abbiamo un gusto musicale molto simile.”

- La traccia che se potessi,suoneresti in ogni dj set?

“Senza tornare troppo indietro nel tempo dico "Domino" di Oxia, a volte mi è capitato di riascoltarla riproposta da qualche dj e devo dire che almeno me con la situazione giusta regala sempre un'esplosione di emozioni ma non credo di essere il solo! Ma anche qui sarebbero un'infinita da dire…”

- Essere un dj ...cosa significa per te, quali emozioni ti fornisce?

“Beh sostanzialmente è quello per cui lavoro giorno dopo giorno. Essere dietro una consolle con sotto la folla giusta penso sia una delle sensazioni più belle che una persona possa provare, riuscire a far divertire ed emozionare centinaia o migliaia di persone allo stesso momento ti da un senso di soddisfazione davvero enorme, molto difficile da spiegare a parole. Comunque sia, spero di continuare a farlo ancora per moltissimo tempo!”





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