Yaya (vero nome Yassin Ligali Ali) è uno dei leader carismatici della night life di
Torino. Cresciuto nella babilonia
sonora della sua casa in cui i ritmi dei tamburi del padre musicista
pervadevano l’aria di suoni tribali, sviluppa con il tempo una cospicua dose di
ritmo nel sangue, avvicinandosi al fermento sonoro che infiamma le cinetiche
notti del sottosuolo torinese e s’innamora della musica elettronica.
Come un
bambino perduto nell’ondata minimale che travolge gli spartiti techno house,
Yaya trascorre le sue estati a metà anni duemila nel fermento elettronico
ibizenco. Sull’isola bianca la sua effervescenza lo porta a suonare a numerosi
after party e la sua assertività musicale, riflesso delle eterogenee origini,
gli permette di essere notato dagli imprenditori del grande circo elettronico
dell’isola bianca.
- Allora Yaya, raccontami quando è iniziata la tua carriera da dj?
“Ho comprato i miei primi piatti
a 16 anni e ho iniziato a suonare quando ne avevo 17 in alcuni piccoli locali
di Torino.”
- Il Benin, Torino ed Ibiza sono state le tre tappe fondamentali della tua carriera artistica. Cosa ti ha lasciato ciascuna nel tuo essere oggi dj?
- Il Benin, Torino ed Ibiza sono state le tre tappe fondamentali della tua carriera artistica. Cosa ti ha lasciato ciascuna nel tuo essere oggi dj?
“In Benin ho fatto parte della mia prima release "Vecute" su Desolat, Torino le mie prime esperienze da dj's e i miei primi fans, Ibiza tanta gavetta, cultura musica e nuovi contatti.”
- Parlami nello specifico di Torino (città nella quale sono nato e cresciuto anch'io!!): può essere equiparata alle grandi località del clubbing europeo?
“Torino d'inverno mi piace molto perche' in settimana, visto il freddo, mi chiudo in studio a fare musica e 1 o 2 volte a mese suono al party migliore in citta', Savana Potente. Negli ultimi anni questa festa ha acquisito molta importanza a livello italiano e europeo, l'ho notato perche' qualche anno fa venivano a trovarci solamente persone delle nostra citta' mentre negli ultimi anni stanno arrivando ragazzi da tutta Italia e non solo.”
- Come definiresti meglio il tuo "meticciato sonoro"?
“Mi piace fare due tipi di dj set, uno piu' deep dark, 120 bpm, solitamente quando faccio apertura, e l'altro piu' techno intorno ai 126 bpm quando suono come guest.”
- Nel 2009 entri a far parte di Desolat. Cosa ha significato per te?
“E' stato un grande passo avanti
della mia carriera perche' ho iniziato ad avere molta piu' visibilita', piu'
contatti e piu' notorieta' a livello mondiale.”
- Cosa ne pensi del movimento in Italia? Rispetto all'estero è vero che esistono delle differenze sostanziali?
- Cosa ne pensi del movimento in Italia? Rispetto all'estero è vero che esistono delle differenze sostanziali?
“Penso che in Italia al giorno
d'oggi ci sia troppo proibizionismo verso i ragazzi, i clubs e tutto il
movimento della vita notturna. Il nostro Paese anziche' essere governato dai
"soliti anziani", dovrebbe fornire piu' possibilita' per giovani
con pensieri piu' freschi e con nuove idee per cercare di soddisfare le
esigenze di tutti.”
- Oggi produrre musica, per un dj, serve
ancora ? Perchè?
“Fare musica al giorno d'oggi e'
molto importante per farsi conoscere, ma questo non basta, bisogna anche saper
fare il dj, guardare la pista, cercare di capire cosa la gente vuole veramente
e ovviamente far divertire chi ha pagato per venire ad ascoltarti.”
- Il tuo rapporto con le nuove tecnologie: come preferisci suonare e cosa pensi di chi usa il computer?
- Il tuo rapporto con le nuove tecnologie: come preferisci suonare e cosa pensi di chi usa il computer?
“Io suono da 10 anni, i miei
primi 6 anni ho suonato solo vinili e poi sono passato al Traktor scratch per motivi di comodita' e per il numero elevato di
promos che ricevo quotidianamente. Penso che ognuno sia libero di suonare come
preferisce, l'unica cosa che non apprezzo pienamente e' vedere un ragazzo che
vuole iniziare a suonare e si compra direttamente il Traktor usandolo in sync e
magari suona nei locali senza sapere nemmeno mettere a tempo due dischi.. Per
me non e' un dj.”
- L'artista internazionale e quello italiano che apprezzi di più in questo momento ?
“Il duo conosciuto in tutto il
mondo: Loco Dice & Marco Carola.”
- Il locale in cui hai suonato che ti ha emozionato maggiormente ?
- Il locale in cui hai suonato che ti ha emozionato maggiormente ?
“Raw 14, Barcellona”
- La traccia che se potessi, suoneresti in ogni dj set?
- La traccia che se potessi, suoneresti in ogni dj set?
“Michael Jackson "Off The
Wall"
- Essere un dj ...cosa significa per te, quali emozioni vi fornisce?
- Essere un dj ...cosa significa per te, quali emozioni vi fornisce?
“E' un'emozione forte in continua
evoluzione, in questi 10 anni ho provato delle sensazioni fortissime in diversi
momenti della mia vita che solo facendo il dj si posso provare un mix di
felicita', gioia, responsabilita', paura e a volte rabbia.”
Facebook: facebook.com/yayamusic
Soundcloud: soundcloud.com/yayadesolat
Resident Advisor: residentadvisor.net/dj/yaya
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