venerdì 4 ottobre 2013

D LEWIS, ECLETTISMO ALLO STATO PURO

Nel corso della sua carriera ha diviso la consolle con dj internazionali come Deadmau5, Boys Noize, Joris Voorn, Trentemoller, Crookers, Bloody Beetrots, Benny Benassi, 2 Many Djs, John Dahlback, Marco Carola, Eric Morillo, Tiesto,Roger Sanchez, Fedde La Grand, Pete Tong, Steve Angello, David Morales, Sasha.

Ma questo è solo un elenco: la poliedricità di un artista come D. Lewis (pochissime presentazioni in premessa, chi non lo conosce non ama il clubbing!) si percepisce non solo da quello che ha fatto, ma da quello che pensa.

-  Ciao Luigi! La tua carriera musicale inizia negli anni '90. Cosa ricordi di quegli anni? 

“Ricordo con piacere la scoperta quotidiana delle novità, sia nel mondo clubbing che nella discografia ogni giorno accadeva qualcosa che avrebbe lasciato un segno…mi ritengo molto fortunato per aver vissuto da teenager quel particolare momento musicale e culturale!”

- Quali artisti e generi ti hanno influenzato maggiormente? Quanto e come è cambiata la musica, rispetto ad oggi?

“Molti sono gli artisti che mi hanno influenzato e molti lo fanno tutt'ora, perché' nella musica come in tutte le attività' umane c'e' sempre chi arriva prima ad un punto, dando una sorta di start up a chi quel punto l'aveva dentro ma non focalizzato…tutta la scena musicale di fine ottanta fino al '96 mi ha segnato profondamente…non credo che la musica sia cambiata, e' cambiato il modo di produrla, di essere ascoltata, ed e' cambiata l'attenzione dell'ascoltatore.”

- Nella tua biografia leggo che hai anche preso parte ad un corso per diventare sound engineer. Quanto ritieni sia importante la preparazione tecnica, per un dj?

Da sempre ho vissuto con due anime questo lavoro, quella artistica (dj/produttore) e quella tecnica (fonico/studio manager). Mentre per quella artistica ho seguito molto l'intuito e la mia creatività', rubando più' con gli occhi che sui libri, per quella tecnica ho preferito approfondire e studiare facendo diversi corsi. Sono convinto che studiare, approfondire ed essere sempre aggiornati e' importante e credo fermamente che la formazione sia utile non solo a livello didattico ma a livello di scambio personale con le altre persone, dal coach ai compagni di corso.”

- Due costanti nella tua carriera: Emix e la tua città, Roma. Che peso hanno avuto nella tua carriera? Come descriveresti Roma, rispetto alla scena clubbing?

“Emix e' un grande amico e un grande artista, con il quale porto avanti da tempo diverse attività' lavorative, oltre alle migliaia di birre che consumiamo annualmente!!!Poi insieme abbiamo lasciato un segno indelebile.
Roma e' una città incredibile, per un turista che supera le barriere della mobilita' urbana e' forse superiore a Berlino…l'estate per esempio, puoi vedere migliaia di opere d'arte, fare un aperitivo al tramonto al Gianicolo, scendere giù' per mangiare a Trastevere, camminare romanticamente per le stradine della città fino a Piazza Navona per un caffè e una amaro…e poi??? Poi basta prendere un taxi e vai da Carl Craig, poi esci prendi un altro taxi e vai da Afrojack, poi magari in chiusura vai a Libetta a sentirti Villalobos…e se proprio non vuoi tornare in hotel puoi anche andare in after...e il tutto in sole 24 ore!!!
Vista da chi come me ci abita e' un delirio, e' la citta' più' bella del mondo gestita dal popolo piu' "superficiale" del mondo…questo nostro modo di essere ci porta a non saper sfruttare al meglio tutte le risorse che abbiamo …e' un peccato, un vero peccato!”


- Ti ricordo perfettamente (perchè ne ero molto appassionato!!) nelle vesti di resident per la one night Diabolika? Che anni sono stati, quelli per te?

“Non tutti sanno che prima del Diabolika avevo già' fatto il resident in molti locali importanti del centro Italia, ed era già' un a decina di anni che producevo dischi, poi e' arrivata l'opportunità' di suonare all 'NRG, che e' stato per più' di 6 anni un club di riferimento a livello nazionale e la base di partenza per un movimento che ha cambiato il clubbin' Italiano.Sono stati anni bellissimi e molto intensi, e' un peccato che non ci siano stati più' movimenti made in Italy capaci di fare tanto rumore.”

-  Parliamo di set: cosa ti piace esprimere durante le tue performance?

“Quando suono esprimo me stesso, cercando di esternare quello che ho dentro, e contemporaneamente cerco di portare chi mi e' davanti nel mio mondo…quando accade e' una sensazione unica superiore al sesso!”





- Oggi la tecnologia ha fatto dei mostruosi passi in avanti. Tu come gestisci le tue attrezzature per suonare e produrre? Oggi c'è una polemica feroce in questo senso, tu come ti pone davanti a questa diatriba a volte stucchevole old/new school?

“Chiacchiere da bar…abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo una trasformazione irreversibile, quello che conta e' cosa un artista dice…poi se lo dice suonando un disco o con un computer e' indifferente…item per le produzioni…il problema e' che oggi tutti hanno un computer e poche idee, infatti arrivano tanti loop di 7 minuti e pochi dischi con D maiuscola e con tutto quello che c'e' in giro e' anche difficile scovare buona musica…”

- Hai suonato in moltissimi grandi club  italiani. Cosa dobbiamo ancora imparare, se dobbiamo farlo, dalle situazioni di altri Paesi?

“Il problema e' politico, sociale e imprenditoriale…ed e' tutto molto complicato.”

- Qual è tra quelle prodotte da te, la tua traccia preferita e perchè?

“Domandone…ogni traccia ha una storia, un momento e un perché' interiore….comunque dico Venusville, perché e' Venusville.”




- L'artista internazionale e quello italiano che apprezzi di più in questo momento ?

“Artista internazionale : Carl Craig . Artista Italiano : Pierfrancesco Favino!”

- La traccia che se potessi,suoneresti in ogni dj set?

“Attualmente : Deftones - Back to school”

- Essere un dj: cosa significa per te, quali emozioni ti fornisce?


“Essere un dj e' un mix di amore, passione, egoismo, egocentrismo, rabbia, competizione…praticamente e' come essere un qualsiasi altro lavoratore, solo che in più' mettiamo musica, e siamo dannati a vita per questo!”





Official web site: djdlewis.com
Resident Advisor: residentadvisor.net/dj/dlewis 

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