venerdì 24 gennaio 2014

EMIX, IL COLLEZIONISTA DI VINILI

Parte da lontano, nel tempo, la storia artistica di un altro pezzo importante della nostra scuderia di djs. Uno di quelli che ne ha viste abbastanza, tra rave, after e locali nel mondo per affermare un punto di vista certamente interessante sulla scena clubbing.  Oggi è impegnato con la sua nuova label Uwaga, ma è riavvolgendo il nastro che Emiliano Mosci, per tutti Emix, fa capire cosa significhi veramente essere un deejay.


-  La tua carriera musicale inizia a fine '90. Con le sonorità degli '80s che ti hanno certamente influenzato. Cosa ricordi di quegli anni e com'era la scena clubbing all'epoca?

“La mia carriera inizia nei "primi" anni 90 …e ne sono felice. Vivere emozioni così' grandi e passaggi da un genere all'altro nell'arco degli anni mi hanno arricchito di tanta esperienza che mi fa godere di "dettagli" musicali compresi da ben pochi addetti ai lavori… La dance 80s e' stata di gran lunga una scena musicale divertentissima ed estremamente originale, non per caso in questi ultimi "15 anni" tanti fenomeni hanno scopiazzato spudoratamente un immensità di brani dell'epoca, creando veri e propri cloni, per poi sbandierare a tutti (gli ignoranti) la loro bravura e più che altro ...originalità. La scena club in quegli anni non era ancora malata come oggi purtroppo, il divertimento e l'ascolto di buona musica era di rigore.”

- Proprio in base a ciò: quali artisti e generi ti hanno influenzato maggiormente? Quanto e come è cambiata la musica e la scena rispetto ad oggi?

“I Depeche Mode mi hanno influenzato maggiormente perché io, non lo nascondo, amo la techno da sempre e i suoi derivati. La musica ha avuto sempre dei grandi cambiamenti camaleontici nell'arco degli anni, ma mai aveva raggiunto un livello qualitativo così basso …e' agghiacciante.”

- Nella tua biografia leggo che ti definisci collezionista di vinili rari. Quanto ti ha fatto "male" il massiccio utilizzo moderno delle tecnologie?

“L'utilizzo delle tecnologie io lo condivido pienamente …fino a quando poi non sono le macchine a sostituire l'uomo.”

-Passaggio fondamentale: 2006, esce "Officine Romane". Che peso ha avuto quell'album e quale ha la produzione nel tuo lavoro?

“Il mio primo album "Officine Romane" con il mio amico D Lewis, mi ha fatto affacciare negli USA (presentazione ufficiale al WMC di Miami) e in Germania, dove la ZIX ha apprezzato il nostro prodotto a tal punto da stamparlo direttamente sulla sua LABEL e distribuirlo nel mondo.”

- Proprio con DLewis portate avanti un'amicizia particolare da anni. Cosa significa per te (nei set in cui fate B2B) condividere la consolle?

“La condivisione di una consolle con D Lewis per me e' sempre un onore e una garanzia di professionalità e divertimento. La nostra intesa anche lavorativa, nell'arco degli anni ci ha arricchito e continuerà a farlo in nuovi progetti che sveleremo nell'arco del 2014.”



- Più in generale: cosa ti piace esprimere durante le tue performance?

“Tanta carica emotiva e soprattutto musica avvolgente!”

-Hai suonato in moltissimi grandi club  italiani. Ed in tantissimi all'estero. Cosa dobbiamo ancora imparare, se dobbiamo farlo, dalle situazioni di altri Paesi?

“Secondo me noi, lavorativamente, non dobbiamo imparare nulla da nessuno, anzi. Di locali "veramente" belli in Italia ce ne sono un'immensità. Abbiamo il Cocorico che secondo me rimane il più bello al mondo, da ogni punto di vista.”

- Sei anche Socio Onorario dell'ANPAD (Associazione Nazionale Produttori Autori Disc Jokey). Cosa deve assolutamente sapere un giovane dj che si affaccia sulla scena?

“Fondamentale oggi, una "minima" informazione sulle leggi SIAE e su quant'altro sia inerente alla legalità della musica, i giovani che si affacciano nel nostro mondo per la prima volta dovrebbero averla. I giovanissmi invece, peccano di presunzione e spesso e volentieri sono deleteri sia per loro che per gli altri. La loro estrema superficialità sul lavoro svolto dal DJ e soprattutto dai produttori nel mondo della notte non li porterà' da nessuna parte. Io spesso e volentieri aiuto chiunque con consigli vari, spero sinceramente fino ad oggi di essere stato utile.”

- Chiudiamo con qualche veloce botta e risposta! Qual è tra quelle prodotte da te, la tua traccia preferita e perchè?

“E' come chiedere ad una mamma, chi figlio predilige… E' pur vero che : Venusville, Push It (del "passato") & Oceania, Caribou (del "presente") sono le mie tre preferite …ma che rimanga un nostro segreto !!!”




- L'artista internazionale e quello italiano che apprezzi di più in questo momento ?

“L'artista che rispetto di più a livello internazionale e' Sven Vath a mio gusto un vero DJ, quello italiano e' Ilario Alicante per amicizia e professionalità. Aggiungerei anche l'altro lato della medaglia, un individuo che non apprezzo affatto e' Richie Hawtin, il vero distruttore della figura dei DJs nel mondo.”

- La traccia che se potessi,suoneresti in ogni dj set?

“Beh, un mio cavallo di battaglia, capolavoro prodotto dal mio amico Dusty Kid : The screecht”

- Infine ti chiedo: essere un dj cosa significa per te, quali emozioni ti fornisce?


Domanda standard che pero' riassume ciò' che mi emoziona e che ho nella mente e nel cuore : per me essere un DJ, e' tutto.”







Soundcloud: soundcloud.com/emix
Resident Advisor: residentadvisor.net/dj/emix






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