martedì 6 dicembre 2011

ANGELO DRAETTA, UN SOGNO CHIAMATO MUSICA

“I miei sogni sono irrinunciabili, sono ostinati, testardi e resistenti.” Sentenziava così il celebre scrittore cileno Luis Sepulveda. Perché se non si vive di sogni e passioni, allora tanto vale dedicarsi alle parole crociate. E questo non è certamente l’intento che da qualche anno ormai sta continuando a perseguire con tutto se stesso Angelo Draetta. Non ancora maggiorenne, Angelo è un altro talentuoso esponente del djing nostrano,  proveniente dalla Puglia. Nella sua biografia sul web si legge che “ha fatto della coerenza, la sua arma migliore”, cercando di emergere senza strafare. Quella del giovane barese è una storia musicale che inizia quasi come uno scherzo e che ha portato a poco a poco alle prime pubblicazioni sotto diversi alias, finchè non è arrivato il  momento di firmare  il suo primo lavoro, così come l’anagrafe vuole, grazie a diverse etichette di prestigio. Sostiene che “il lavoro, la passione e la meritocrazia nella musica sono premiati nel corso del tempo.” E’ la bellezza dell’età, è la forza di perseguire il proprio sogno.

-          - Ciao Angelo, allora da dove nasce questa tua irrefrenabile passione?
“La mia avventura iniziò circa quattro anni fa, muovendo i primi passi nel settore e suonando in feste private di amici. Ho avuto modo di capire che questa poteva essere la mia strada: mi serviva solo il tempo di farmi le ossa e capire quanto fosse importante per me un certo sound. In quel momento ho  deciso di iniziare a produrre la mia musica. Ed è stato subito amore! “

-  Adesso che ci hai preso gusto, avrai un sacco di progetti discografici in cantiere!
“ In effetti è così. Per ora di programmato ho un paio di remix e qualche Ep. Non so ancora date di uscite ma nell'immediato futuro uscirà un mio remix su Be Free Recordings, etichetta di Gianluca Corvesi e un mio original nel V/A invernale su MyLittleDog fatto insieme a Fabio Nelson.”

-  E della situazione del clubbing nel nostro Paese, cosa ne pensi?
“Premetto che non ho ancora avuto modo di esibirmi in numerosissimi club, ma vedo che comunque più o meno sono sempre le stesse persone più o meno a girare. Mi sento di confermare quello che molti altri djs sostengono: in Italia spesso si ha paura di proporre qualcosa di nuovo e quindi si va sul sicuro, puntando su artisti collaudati che però non propongono novità sostanziali. Comunque io preferisco le realtà dove i party sono per pochi intimi e dove magari l’ artista può farsi conoscere ed esprimere il proprio potenziale senza nessuna limitazione.”

 Angelo Draetta in consolle



- Direi che le idee sono abbastanza chiare! Parliamo di strumentazioni: tu come preferisci suonare?
“Per quanto riguarda i set live preferisco usare cd e a volte anche i vinili , mentre non ho trovato ancora utile l'utilizzo del pc per le mie performance.

- Qualche fan anche sul web sicuramente ti seguirà. Ti diverti a tenere i contatti?!
“La Rete oramai è diventata un punto essenziale per ogni artista proprio perchè permette di entrare in contatto con migliaia di persone. Naturalmente è sempre bello ricevere i complimenti da persone che ti seguono . Quindi smanetto abbastanza!”

- Essere un dj: cosa significa per te, quali emozioni ti fornisce?
“La mia adrenalina è vedere la gente ballare a ritmo dei miei beat”. 

Idee chiare, determinazione. Un giorno il sogno potrebbe diventare davvero realtà. 







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