mercoledì 28 dicembre 2011

HOLLEN, MISTER GROOVEMAN

Nelle info della sua pagina Facebook si legge che ad ispirarlo quotidianamente nel suo incessante lavoro di dj e produttore ci sono artisti del calibro di Daft Punk, Chemical Brothers, Richie Hawtin, Joris Voorn, 2000 And One, Loco Dice, Marco Carola, Paco Osuna, Martin Eyerer, Carlo Lio, Adam Beyer, Paul Ritch, Dubfire, Dj Simi, Steve Lawler, Danny Serrano, Alex Celler e Christian Smith. Nella cultura dance di Aniello Federico, nel mainstream conosciuto ed apprezzato da tutti come Hollen, campano classe ’88, c’è un mix di tutto questo e molto altro.    

Colpito sin da bambino dalle emozioni che imprime la musica, Hollen viene rapito ben presto dal sound più marcatamente elettronico. All'età di 15 anni decide di acquistare la sua prima console e comincia ad apprendere le tecniche di base del djing, trasportando il suo sound in un vorticoso andirivieni di house, tech house, techno e funk. “Dopo i primissimi passi in questo mondo, ho iniziato a suonare in giro per i piccoli club che si possono trovare in zona o nei dintorni del mio paese. Dopo queste esperienze ho iniziato ad avvicinarmi alle produzioni ed a produrre le mie prime tracce. Ho avuto l'opportunità, dopo poco tempo che producevo musica, di suonare in eventi con artisti conosciuti come Rino Cerrone, Dj Simi, Mikael Stavostrand, Josh Wink ed altri.” La gavetta e la voglia di emergere non mancano, così come le opportunità di cimentarsi in studio. “Negli ultimi due anni son riuscito a produrre tracks di ottima qualità, riuscendo a lavorare con grandi label tra cui la Kling Klong. Dall'anno scorso ad ora ho suonato anche in diversi club all'estero in giro per l'Europa. Ho suonato al Boom Bar che si trova in una città della Polonia. Sono stato ospite allo Stairs Club, Reaktor Club e Loop38, tutti locali situati a Zurigo in Svizzera. Sono stato anche al Revival in Spagna precisamente ad Alicante, al Finca Club a Stoccarda in Germania e in altri club.”

 Il set di Hollen al Loop 38



-  Mi pare di capire che anche tu, sei più apprezzato fuori dai nostri confini. Quali sono i club dove ti sei divertito di più?
“E’ vero, ho girato in vari club, molto di più per l'Europa che in Italia. Naturalmente delle differenze ci sono, anche perchè il clubbing, nel resto d'Europa ha più sbocchi ed offre più opportunità in particolare per i giovani. I club dove mi sono divertito di più? Certamente posso dire quelli a Zurigo e quello a Stoccarda per ora...”

Ancora Svizzera, con il Reaktor Club




Quindi del movimento nostrano, che opinione ti sei fatto?
“Credo che forse l’ Italia anche se ci sono tanti eventi, sparsi per tutta la penisola, non sia uno dei luoghi migliori per il clubbing. Eventi in stile festival se ne vedono pochi o quasi nessuno, forse anche perchè non ci sono strutture adatte per questo tipo di eventi. Come stiamo messi ? Sicuramente non siamo in ottima posizione per quando riguarda il settore, ma comunque ci sono serate o eventi che vedono protagonisti sia artisti italiani che stranieri abbastanza importanti. Ma è chiara una cosa:  in Europa il clubbing funziona molto meglio che in Italia.”

- Il tuo rapporto con le nuove tecnologie: tu come preferisci suonare e cosa pensi di chi usa il computer? Ti piace gestire il rapporto coi fans tramite il web?
“Oggi come oggi la tecnologia ha aiutato e aiuta molto un pò tutti, inutile negarlo. Io negli anni passati ho sempre suonato con giradischi, cdj e mixer... ma con l'avvento di tante strumentazioni nuove mi sono adattato anche io al passo con i tempi... ed ora uso Traktor. Di solito gestisco i miei rapporti con i fans tramite il web, anche perchè parecchi fans sono di altre nazioni. Comunque il rapporto più bello è quello che si vive face to face: avere un approccio diretto con i fans, sicuramente mi dà più calore!” 

- L'artista internazionale e quello italiano che apprezzi di più in questo momento ?
“Amo molto djs come Nic Fanciulli, Marco Carola, Loco Dice, Luciano, Mathias Kaden, Dj Simi e tanti altri, per me vere e proprie icone della musica. Però posso dire che ci sono anche dei giovani che apprezzo molto tra cui un mio grande amico, Tony Dee".

- La traccia che se potessi,suoneresti in ogni dj set?
“Ce ne sono varie che mi piacciano molto, ma sicuramente dico il mio pezzo “Pin Puk” nella versione remixata proprio da Tony Dee. Mi piace perchè è quella che forse mi ha dato una bella spinta in fatto di visibilità ed apprezzamenti.”

- Essere un dj ...cosa significa per te, quali emozioni ti fornisce?
“Per me non è tanto essere un dj in sé che mi suscita emozioni... ma è ciò che lo rappresenta cioè la musica. La musica riesce a trasmettermi sensazioni ed emozioni che forse a parole non si possono spiegare... mi rilassa anche molto... e se ad esempio un giorno posso essere nervoso... basta che ascolto la mia musica e mi ritorna il buon umore. Vivo in una specie di musica terapia!”

- Quali progetti musicali hai in programma in questo momento e nell'immediato futuro? Con che artisti collaborerai e su quali etichette uscirai?
“Ho tantissimi progetti in programma in questo momento e tanti anche per il futuro. Alcuni progetti top secret, fatti insieme a un mio amico producer per me molto forte (ovvero Pirupa) , usciranno nei prossimi mesi su alcune labels molto forti di cui ora non faccio ancora i nomi. Posso invece confermare che ci saranno alcune mie uscite su labels come Kling Klong, Inmotion, Toolroom e altre. Infine avrò svariati lavori anche sulla mia label Prospect Records.

-E in giro per il mondo, dove ti si troverà a breve ?
“Sicuramente in giro per l'Europa e forse anche in Sud America.”

Non resta che sintonizzarsi per seguire le evoluzioni di questo talentuoso dj italiano. 



Soundcloud:  soundcloud.com/hollen


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