martedì 17 aprile 2012

ELA GEE: QUANDO LA DEEP E' POTENTE


Finalmente una rappresentante femminile! E’ con piacere vero che Five O’Clock ospita per la prima volta una dj, per di più nata e cresciuta in quella Torino che, oltre ad essere la mia città, è anche uno dei luoghi maggiormente ricettivi per quanto riguarda il clubbing.  A raccontare la sua storia è Manuela Gandolfo, dietro le consolle conosciuta come Ela Gee. Il suo tessuto musicale è intriso di tante sonorità, alcune delle quali apprese persino prima di cimentarsi con le consolle. Ma andiamo per gradi.

- Ciao Ela, allora mi racconti come,quando e perchè è iniziata la tua carriera da dj?
“La mia avventura è iniziata nel 2007, inizialmente quasi per gioco, per sperimentare. Ma poi mi sono accorta che questa era una passione davvero forte, una passione che cresceva sempre di più, giorno dopo giorno. Anche perché sono sempre stata affascinata dalla figura del dj e stavo ore e ore ad osservarne i movimenti in consolle, fin da ragazzina quando andavo a ballare.”

 - Sei stata anche a Londra nel 2003. Che ispirazione ha dato alla tua musica quel periodo?
“Si ho vissuto a Londra per due anni ma in quel periodo ancora non suonavo, ascoltavo molta musica techno e poi quando  ho iniziato a suonare sicuramente sono stata influenzata da quel periodo della mia vita, ma ora è tutto diverso e sono sempre in continua evoluzione almeno fino ad oggi.”

-Le tue influenze musicali sono cambiate negli anni? Oggi rispetto a ieri quale sound e quali artisti ti influenzano maggiormente?
 “Diciamo che le prime influenze sono state quelle dalla techno fino poi ad arrivare alla deep,che poi è il genere che preferisco. Oggi sicuramente gli artisti che più mi influenzano fanno parte di etichette come Desolat, B-pich, Visionquest, City Fox e molte altre.”

 -  Torino è una città molto in fermento per quanto riguarda il clubbing. Mi racconti qualcosa sulle tue residenze torinesi? E cosa ne pensi del movimento in Italia? A livello di locali, organizzazioni, eventi stile festival , come stiamo messi? Rispetto all'estero esistono delle differenze sostanziali?
“La mia prima residenza è stata al The Beach Club, esperienza condivisa con altri miei amici djs, mi è molto servita a mettere le basi e ad imparare come ci si muove dietro ad una consolle. La seconda residenza è stata al Doctor Sax, after molto conosciuto in tutta Italia ed anche lì mi sono molto divertita e ho fatto dono prezioso di quello che ho imparato. Per quanto riguarda il movimento in Italia negli ultimi anni si è molto sviluppato e di questo ne sono orgogliosa e felice, penso che  in ogni città ci dovrebbero essere più club dove poter andare a ballare generi diversi, per poter accontentare tutti. A livello di locali,organizzazioni e festival siamo messi molto bene,basta guardare a Torino quanti eventi ci sono con festival come Club to Club e Movement e anche nel resto d'Italia c'è molta scelta. C’è gente che lavora bene, cito    organizzazioni come Savana Potente (Torino), Dejavù (Napoli), Nobody's perfect (Firenze) e altre che sono in continua espansione e offrono concetti musicali a parere mio di alto livello. Sicuramente rispetto all'estero c'è ancora da lavorare ma sono molto fiduciosa e penso che si possano stabilire connessioni tra città come Torino - Berlino,ad esempio, e anche con città come Ibiza e Barcellona.”

Un live set di Ela Gee



- Hai suonato anche ad Ibiza. Come ne definiresti l'atmosfera?
“E’ così, ho suonato due anni di seguito ed è stata un esperienza indimenticabile e fantastica, l'atmosfera che ho trovato è magica, tutte le persone sono felici e rilassate e hanno solo voglia di divertirsi!”

- Come valuti la condizione delle dj donne? Credi sia una figura discriminata da colleghi/organizzatori o quanto meno offuscata da quelle "colleghe" che si esibiscono dietro una consolle solo per il gusto di apparire? Quale dj donna ammiri di più e perchè?
“Essere dj donne ha i suoi pro e i suoi contro,dipende sempre da chi ti sta intorno! Come in tutti i lavori devi dimostrare quello che sai fare con la fatica e il duro lavoro e sono sicura che il rispetto si conquista. Personalmente rispetto molto le donne dj che fanno tutto da sole e che per suonare o produrre non siano scese a compromessi. Per quanto riguarda chi usa la propria immagine, ciascuno  è libero di fare quello che crede, non mi soffermo su  quello che fanno gli altri poiché sono troppo impegnata a guardare quello che devo fare io. La dj donna che più ammiro è Ellen Allien, lei è riuscita a fare tutto quello che un artista può pensare di fare nella sua carriera, donna di fascino ed esperienza e se riuscissi ad ottenere anche solo la metà di quello che si è conquistata lei, sarei già felicissima.”

- Qual è tra quelle prodotte da te, la tua traccia preferita e perchè? Quali progetti musicali hai in programma in questo momento e nell'immediato futuro? Con che artisti collaborerai e su quali etichette uscirai?
“Delle tracce prodotte da me quella a cui per ora sono più legata è “Occhi Marroni” (Deependence Rec. con remix di Simina Grigoriu e Lorenzo Chiabotti) perché è dedicata ad una persona molto importante e quindi ne sono molto affezionata. C’è da dire che da quando l'ho prodotta ho cambiato ancora stile ma lei rimarrà sempre nel mio cuore anche se ne farò di più belle. Per ora sto lavorando ad un mio progetto personale di cui non si conosce ancora destinazione ed a due remix che usciranno a breve.”

Ecco "Occhi Marroni" 





- Il tuo rapporto con le nuove tecnologie: tu come preferisci suonare e cosa pensi di chi usa il computer?
“Anche le nuove tecnologie hanno i pro e i contro, personalmente utilizzo il computer solo per comodità, sono una di quelle che ha imparato con i vinili e apprezzo chi come me ha speso tempo e denaro per imparare a suonare con essi. Trovo che ci sia un enorme differenza per chi ha incominciato con i vinili e per chi non lo ha fatto, proprio grazie alla tecnologia.”

- La traccia che se potessi,suoneresti in ogni dj set?
“Il pezzo che suono in ogni dj set tech-house è quella di Yaya & Clode "Something Happened", mentre per i dj set deep è quella di Audiofly "Speak B4 U".

- Essere una dj ...cosa significa per te, quali emozioni ti fornisce?
“Per me è un esperienza bellissima, quello che puoi trasmettere con la musica e le emozioni che dai e ricevi a chi ti ascolta sono uniche al mondo. Non importa che musica fai, quello che conta è farla!!!”





Foto by Elisabetta Riccio

Resident Advisor: residentadvisor.net/dj/ela


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