giovedì 26 gennaio 2012

NICK ZERO: M'ISPIRO A BODZIN

Un affamato di techno, l’altra metà del progetto musicale Akoom insieme a M.I.D.I. Nuovo protagonista di “Five o’clock” è mister NickZero, all’anagrafe Nicola Piscitelli, pugliese classe ’81.  “Attualmente sono concentrato solo e solamente su Akoom. Fondata nel 2011 con M.I.D.I., per condividere la nostra passione e il nostro amore per la techno, ci ritroviamo oggi ad un anno dalla sua nascita, con un bagaglio ricco di soddisfazioni e apprezzamenti da parte di molti addetti ai lavori. Il mio ruolo? Da bravi amici ci siamo divisi i compiti, in maniera equilibrata. Io mi occupo della parte promozionale della label, curo la parte web, e mi occupo in prima persona del booking dei nostri artisti; lo scorso anno abbiamo proposto showcase in giro per club europei, party 100% targati Akoom. È molto entusiasmante vedere i club ricoperti di banner e altri gadget griffati del nostro marchio”, mi racconta Nick. Tutto qui? Per nulla. “Per quest'anno posso dire che ce ne saranno tanti altri; ripartiamo presto per la Germania, toccando città degne di ospitare la musica techno!! Per poi continuare con il tour in Ucraina, serate in Svizzera, Italia, e Festival che al momento sono top secret. Tutto questo è Akoom!”

-Se guardi indietro, come ricordi i primi momenti della label?
“Ricordo ancora oggi il giorno che grazie al colosso techno italiano, Italo Business, abbiamo avuto la possibilità di mettere in pratica le nostre idee. Eravamo quelli che avrebbero voluto proporre progetti con stile techno dark in Italia, bene… ora lo siamo. Siamo riusciti a entrare nel mercato con la giusta promessa che ci siamo fatti dall'inizio. Vedere apprezzamenti ed incoraggiamenti ci ha permesso di ricaricarci per questo 2012 di tanto entusiasmo, ecco perché abbiamo sfornato il 24 gennaio uno dei progetti, a nostro modo di vedere, più forti, appunto per ripartire in quel che sarà l'anno dei Maya, con la marcia giusta.!”

-Si inizia l’anno con un progetto bomba.
“La profezia giusta ce la suona Tom Laws, artista di nuova concezione, ma che sta già spopolando e raccogliendo favori positivi e supporti da big internazionali. Le sue tracks sono presenti nelle borse dei dischi di molti personaggi di spicco e la sua musica è comparsa su label importanti quali Sleaze, Frakture Audio, Incorrect e molte altre. Una versione original che non ha bisogno di presentazione, il tutto impreziosito dai remix di Bodyscrub, nuovo giovane talento napoletano, presente su labels come Respekt, Phobiq, Sleaze. Per completare, il remix dell’inglese Ant Prescott, che si distingue per il suo sound, ormai noto, ipnotico e d’impatto."


 

-  Cosa ne pensi del movimento in Italia? A livello di locali, organizzazioni, eventi stile festival , come stiamo messi?
“In questi ultimi anni ho notato un adeguamento all’organizzazione di festival di diverso calibro. Apprezzo questo, perché secondo il mio parere, ormai sono gli unici momenti dove c’è la vera espressione della cultura dance, cosa che ormai va via via svanendo nel club, dove la prima regola è il business. Nonostante l’Italia all’estero sia degna di una nota riconoscenza musicale, purtroppo i clubs continuano a proporre musica e stili che non hanno niente di italiano. Questo mi mortifica un po’, ma sono sicuro che un giorno potrà tornare tutto alla normalità come negli anni passati. Ho notato la nascita di molte organizzazioni, molto motivate, ma io personalmente, in Italia supporto e condivido in pieno un noto staff nato nel sud, si chiama “Sunshine”, dove la prima regola è la musica; lo staff è composto da ragazzi molto validi sempre attenti alla ricerca musicale, al vertice c’è un noto pioniere, un art director che riesce sempre a proporre situazioni underground e alternative.”

 - Il tuo rapporto con le nuove tecnologie: tu come preferisci suonare e cosa pensi di chi usa il computer?
“Il mondo si muove intorno alle tecnologie, starne senza è impossibile. Moltissimi anni fa non avrei mai pensato di usare un computer per lavorare con la musica, ora non si può farne a meno. Fondamentalmente sono tradizionalista, amante dell’odore del vinile, negli ultimi anni ho dovuto sostituire lo sfogliare i dischi nella mia bag, con lo sfogliare le cartelle del mio Mac. Ora suono col Tracktor, è l’unica soluzione sicura per i viaggi; se ci concedono di portare i vinili, con tutto il suo peso, sulla cappeliera dell’aereo, allora metto da parte il computer. Non posso criticare chi usa il computer, molti ragazzi si sono avvicinati al mondo del djing grazie a questo. Ma lasciami consigliare che per sentire l’emozione di un dj sia d’obbligo mettere le mani su una vera console.”

Un live di NickZero



- L'artista internazionale e quello italiano che apprezzi di più in questo momento ?
“Ce ne sono tanti, tecnicamente molto bravi, tra cui anche italiani che supporto, ma il mio artista preferito da tempo è Stephan Bodzin. Noto per i suoi moog e per la passione innata per i synt, riesce a riprodurre sempre con una leggerezza unica la giusta aggressività techno ricoperta di dolci atmosfere.”

- La traccia che se potessi,suoneresti in ogni dj set?
“Se potessi, suoneresti.. giusto!!! Ogni mio dj set ha come obbiettivo quello di suonare “Swoop – Superlicious (original mix)”. La descrivo come il momento massimo di ecstasy; trascinare la pista fino a poterlo inserire in modo da permettermi una soddisfazione personale.”

 - Essere un dj ...cosa significa per te, quali emozioni ti fornisce?
 “Essere dj significa essere portavoce delle proprie emozioni, trasmettere alla gente la grinta che abbiamo dentro; coinvolgere la pista in ogni momento, soddisfarla sempre; trovare il giusto compromesso tra quello che piace a me e quello che piace alla gente.. essere in console ogni volta lascia un emozione unica, un senso di sfogo, come un adolescente innamorato che sente quelle farfalle nello stomaco che fanno rabbrividire. Io ho sempre adorato il contatto musicale con il pubblico, per me sono loro i primi protagonisti, quindi percepire il loro apprezzamento forse è l’emozione più bella.”

 - Se ti dico "Techno never dies" ... cosa ti viene in mente ?
“Italo Business!!!! Dandi & Ugo, Piatto.. i colossi italiani della techno!!! I papà dell’Akoom. Lavorare con gente come loro è veramente molto gradevole. Professionalità, disponibilità, esperienza, simpatia, un cocktail che dal 2011 ci lega profondamente. Akoom, come detto, nasce come sublabel di Italo Business; dopo un incontro c’è bastato guardarci negli occhi per capire a vicenda le aspettative. Presenti sul mercato discografico da molti anni, vantano un riconoscimento pregiato con tutti i big internazionali. Posso solo inchinarmi e dire: TECHNO NEVER DIES!!!”



Official website:  nickzero.com


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